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Pensieri

La guerra del coccodrillo mascherato

  • 25 Dicembre 202125 Dicembre 2021
  • da giorgiogiasir

« Ebbene mio caro, la guerra ha indossato un abito nuovo da un po’ di anni…

Inutile fare esplodere palazzi, sparare missili e uccidere popolazioni. Il regno del terrore ha le gambe corte, si sa che dopo la paura, dopo il timore, dopo l’intimidazione nasce la reazione e la difesa. Se dentro casa tua entrasse un enorme coccodrillo e mangiasse i tuoi genitori e tu miracolosamente restassi l’unico superstite, tremeresti, piangeresti, perderesti il sonno, soffriresti e poi dopo esserti immerso nella disperazione più profonda, troveresti una strategia per ammazzare il mostro.

Qualsiasi guerra è destinata a fallire! tranne una…

Se il mostro si travestisse da tuo amico, se perdesse le sembianze da coccodrillo e si vestisse da disinteressato tenero amico, se il tuo “nuovo amico” riuscisse ad instaurare in te delle dipendenze, affettive o materiali che siano, se il tuo finto amico riuscisse con il tempo a creare in te delle grosse insicurezze, sgretolando pian piano le tue vere amicizie, lasciandoti spoglio e solo, con lui come unico amico fidato e consigliere, insomma se lui fosse il tuo “influenzatore”, colui che c’è sempre lì dove tutti gli altri hanno mancato o dove non sanno, colui che ti aiuta a risolvere i problemi che in precedenza si è impegnato pazientemente, minuziosamente e diligentemente a crearti, attenzione, non per istruirti, ma per dominarti! Beh…a quel punto tu non potresti fare altro che accettarlo, ed accettarlo anche quando diventerà più brutto, quando inizierà a fare uscire qualche squama, quando inizieranno a vedersi i denti lunghi e gialli, quando inizierai a sentire quell’alito cadaverico che prima ti avrebbe fatto correre via come una gazzella e che adesso invece nella tua assuefazione, nel tuo torpore, nell’oblio, ti sembra quasi un odore familiare, e come se anche tu avessi quell’odore…

A quel punto il mostro non se ne andrà, a quel punto le porte di casa tua saranno sempre aperte, a quel punto non ha più senso alcuna guerra, non ci sarà più alcuna guerra! A quel punto c’è finalmente la pace, una pace tombale: ci sei tu, il tuo mostro e quello che ti dice di fare, in quel tetro scenario post apocalittico in cui l’unico odore e sapore che rimane è quello dell’ acquitrino pieno di corpi putrefatti nella loro anestesia più totale, senza volti, senza più alcun ombra di quella ricchezza che permeava l’uomo: senza anima, senza sentimenti, senza legami, in una parola: senza umanità. La guerra non si vedrà più, avrà già vinto, e saremmo noi a pagarne il conto dandogli tutto. »

Giorgio Giasir
16/12/2021

Pensieri

Oltre la coltre del quotidiano

  • 27 Aprile 201927 Aprile 2019
  • da giorgiogiasir

 “Quando si apre uno spiraglio di luce,
è bene tenere memoria di quello che è entrato,
di quel che è successo.
Non sempre il vero riesce a trapassare la coltre del quotidiano.”

 Prendi un’uomo, cresci un idea in lui.
Allontanagli successivamente il suo desiderio.
Quell’uomo è disposto a crederti,
è disposto a seguire le regole che gli imporrai per raggiungere quell’idea.
Successivamente fai in modo che l’idea si affievolisca,
e che quello che rimane sia solo la voglia di raggiungere l’idea, senza ricordarla.
Così, potrai condurre intere nazioni a compiere i tuoi scopi, qualsiasi essi siano.

 Rifletti.
Cosa è reale?
Cosa esiste realmente?
Esiste l’aria, il sole la natura e le piante,
esiste la fame e la sete,
i sentimenti, l’amore e l’odio,
esiste per noi tutto quello che possiamo provare con i nostri sensi.
Questo è reale.

 Tutto quello che scriviamo o formalizziamo,
tutto quello che creiamo, le leggi, i progetti, giustizia e ingiustizia,
sono solo cose a cui noi diamo un senso, dipendono da noi…
Possono influenzarci certo,
ma abbiamo sempre, e dobbiamo sempre avere,
la possibilità di reagire.

 Non farti vincolare da un idea.
Agisci bene dove vedi il bene
e reagisci dove vedi l’ingiustizia.
Non lasciare che il potere accechi la tua visione naturale.

 Ciò che conta veramente è quello che provi tu, sopra la tua pelle,
e quel che prova chi può essere influenzato da te e dalle tue decisioni.
Perciò non dimenticare di mettere al primo posto la tua natura umana
e la tua umanità, il tuo pianeta, la tua bellezza più sacra,
che è quella che puoi regalare con delle buone scelte verso chi dipende da te.

Giorgio Giasir

08/12/2018

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