In questa pagina: aforismi, frasi e riflessioni.
All’imbrunire sulla battigia le idee prendono la loro forma più tangibile.
Dunque se vi siete incamminati sulla battigia ed avete voglia
di lasciare la vostra impronta su questa sabbia,
potete aggiungere il vostro pensiero nei commenti,
e i vostri aforismi o le riflessioni più belle e che ben si sposano
con la brezza di questa battigia,
entreranno a far parte della battigia del naufrago!
(*) Per aggiungere il vostro pensiero, scorrere tutti i commenti fino a toccare il fondale della pagina.
189 COMMENTI
Passeggi per le vie del centro
Frammenti di discorsi deludenti
Frasi sconclusionate di menti vuote
Frivoli concetti fluttuano sulle teste non pensanti
Il denaro è l’unica fonte di potere bramata
Il lusso l’ambizione che muove le genti
L’apparenza la sola variabile importante.
La pochezza d’animo giace indisturbata.
Ognuno incollato al suo cellulare
Lo sguardo è vuoto
Il cuore ancor di più.
Scorgi due bambini che giocano
I loro vestiti sono imbrattati ma ridono
Si rincorrono
Un errore
Una spinta
Uno cade
Piange imbronciato
L’altro lo aiuta a rialzarsi
Gli da un bacino sulla bua
E passa tutto come per magia.
Quanto sarebbe bello interagire come loro
Innocenti, spontanei, semplici
Liberi da schemi costruiti
Da una società malata.
Per quanto ti deridano
Non perdere mai il tuo lato fanciullesco
È la ricchezza più grande che hai
Che ti permette di guardare il mondo
Con occhi grandi
Con la curiosità e l’imparzialità Con la forza di trovare le soluzioni
Ai problemi del nostro tempo
Per i bambini niente è impossibile
Voglia di donna,
accogliente,
calda,
raggiante,
profonda,
frizzante,
fresca,
vera,
viva,
portante,
raccolta,
saziante,
saggia,
luminosa,
illuminante,
presente,
madre.
Voglia di un porto sicuro per sempre.
Dove sei donna?
La tua bellezza è la tua condanna.
Se bella allora elevata a “idolo”,
un idolo senza tronchi,
senza radici né direzioni…
arbusti trascinati dal vento, infestanti.
Nessuna bellezza,
solo matassi di paglia secca trascinati dal vento,
pronti a prendere fuoco in qualche passione insignificante.
Dove sei donna?
Ti hanno rubato lo sguardo e il sorriso per farne un arma,
che punta dirita verso la tua fronte,
ti hanno rubato le forme per farne bombe, bombe che raderanno al suolo la tua alcova per sempre.
Non avrai altro Dio al di fuori della tua vanità, nutrita a dismisura dalla tua commercializzazione.
Non sarai più donna,
ma ti trasformerai in raro e sovraffino prodotto su cui giocare d’azzardo.
Sarai venduta al miglior offerente per essere succhiata come una caramella,
fino a quando la tua vana gloria, la tua futile bellezza apparente si sarà asciugata,
e verrai gettata via nel mucchio dei cadaveri, in questo olocausto del sapore della vita.
Donna, dove sei?
Ti cerco, ma sento solo un sapore insipido, l’umanità tiepida che pervade la mia percezione sociale.
Ti cerco, ma trovo solo bellissimi involucri,
dei quali il tempo non lascerà alcun ricordo.
Calchi di angeli oramai bruciati,
perché volati troppo vicino all’ infernale consumismo del nostro tempo.
Giorgio Giasiranis
16/09/2023