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Pensieri

L’arte

  • 14 Maggio 201915 Maggio 2019
  • da giorgiogiasir

 L’arte,
è qualcosa che parte dentro di te:
Non si copia e non si crea l’arte.
E’ liberare qualcosa di più grande,
unione di forze sconosciute e intangibili
che solo un animo delicato e plasmabile
può vivere.

 “Lasciarsi possedere dall’arte” 
e stillare il succo vitale
della bellezza oltre l’uomo,
oltre il percepibile…
Per sfiorare l’infinito.

Giorgio Giasir
30/12/2013

Racconti

Testimone d’infinito amore

  • 24 Aprile 20193 Agosto 2019
  • da giorgiogiasir

 Lo vedevi spuntare dalla scogliera rocciosa con piccoli salti.
Salti sicuri di un piccolo uomo che conosceva ciò che faceva.
Salendo sentiva l’adrenalina nelle sue ancor piccole, giovani gambe 
perché sapeva che un errore gli sarebbe potuto costare la vita.
Ciò gli dava un senso di responsabilità nei confronti del suo essere
e faceva di lui un piccolo saggio che ad ogni passo acquisiva qualcosa…

Arrivato in cima si voltava guardando giù…

I suoi piedi soffrivano ma lui no.
La tramontana come una bimba giocosa gli spettinava leggermente
i capelli, il suo sguardo era fisso e sicuro come lo sguardo di un falco
quando studia la sua preda e con un’estrema dedizione ammirava ciò
che si svolgeva dinanzi a lui conquistato da questo spettacolo ad unica
esecuzione, tutte le sere differente…

Sotto di lui si scorgeva un’unione fascinosa…

 La scogliera nei suoi fondi toccava il mare ed esso eccitatosi da questa
carezza fluiva sopra di lei in piccole onde frizzanti.
Il rumore dell’acqua riecheggiava scorrendo dentro le lunghe e taglienti
fessure della roccia come cascate di perle e cristalli preziosi;
ed una popolazione di granchi e minuscoli molluschi,
come frutto di questo eterno coito d’amore, danzavano con le
alghe sopra di essa.

 Più in là onde solitarie si avventuravano sopra i fondali cercando
di scoprir nuovi misteri da questo mondo sommerso,
a lor consentito di osservare solo da lontano,
come eterni viaggiatori, che osservano paesaggi dall’alto,
senza poter toccare con mano.

E lì dove lo sguardo si alza in volo tra cielo e mare, ammirava
stupefatto ciò per il quale aveva affrontato la scogliera:

 Un sole che, estasiato dalla bellezza del profilo della terra madre,
esalta ogni suo color per conquistarla.
Un rosso fuoco avvolge tutto il cielo svelando il suo cuore di passione,
più in alto un rosa , come un tappeto di fiori in dono alla sua amata.
Viola azzurro ciano e tutti i colori tra le nuvole, come fuochi
d’artificio tra la neve, mostran a tutti l’incontrar dei loro cuori.
E dopo poco allontanandosi come due eterni innamorati, nell’intimità
portan con sé per una notte tutti i colori, per donar completamente
il loro amor, fino al mattino.

 Così lui felice d’esser stato testimone dell’amore tra mare e roccia,
sole e terra, rimane in compagnia della sua candida e delicata luna;
e rapito dal suo volto, usa le stelle come scalini, la raggiunge e su di essa
dorme accoccolato aspettando una nuova giornata piena di luce, colori e
splendide avventure…

…Dove sarà finito quel bambino?
Quell’eterno scopritore che dalle cose conquistava
l’essenza più profonda e ne faceva parte?

Dove sarà quel piccolo ometto che era capace di affrontare rocce
affilate scalzo, per partecipare all’amor divino?

Speriamo sia ancora là, pieno di sete di scoprire e di sapere,
pieno di voglia di comprendere la bellezza e di farne parte,
pieno d’amore per ciò che lo circonda e per chi lo vuole così:

Un piccolo uomo, testimone d’infinito amore.

Giorgio Giasir
14/07/2008

Pensieri

Vita

  • 21 Aprile 201913 Novembre 2021
  • da giorgiogiasir

Ore 12.51…

Dopo una lunga attesa sei pronto a provare ciò che ti sarà concesso vivere.
Il mondo è tuo:
E’ racchiuso in quello che stringi, senti e vedi.
Un urlo nasce quasi naturale assieme a te:

“Chi sono io?”

“Perché percepisco tutto questo?”

“Cos’è questa sensazione?”

“E’ diverso.”

“Non sono pronto per tutto questo!”

Eppure scoprirai di non esserlo mai veramente…

Ma il mondo ti appartiene!
Per pochi istanti ancora è tutto tuo.
Tutto da sperimentare con pianti e urla,
con grida e risate di gioia,
per tutto ciò che con la vita ti sentirai incidere sopra
la crosta ancora morbida e plasmabile della tua anima.

Istante dopo istante riceverai la tempra dei sapienti e non
sentirai più il bisogno di dimenarti per la prodigiosa possibilità
che ti è stata concessa.

Il percepire, sarà sempre più solo tuo,
ed un giorno probabilmente ti dimenticherai di
stare cambiando in un eterno susseguirsi di infiniti .

Finché tu,
esploratore di un universo troppo grande
e che soltanto nella follia di una mente finita
può essere racchiuso in una percezione,
raggiungerai quell’insieme di istanti finiti,
che hanno creato te,
per regalarti tutto
e lasciarti con la tua incondizionata anima,
nello scegliere di essere felice o triste del tuo istante…

Giorgio Giasir
12/10/2012

ore 12:51…

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